martedì 25 novembre 2014

Work – life balance: come conciliare il lavoro e la vita

Il tema del work – life balance sta acquisendo un’importanza sempre maggiore all’interno del nostro contesto lavorativo, a causa del frequente intreccio tra vita lavorativa ed extra lavorativa. Oggi, ad esempio, vi è una maggiore partecipazione lavorativa delle donne rispetto al passato e, di conseguenza, un aumento delle coppie e delle famiglie in cui entrambi i partner lavorano. Lo sviluppo della tecnologia, inoltre, ha favorito l’intrusione del lavoro nella vita privata facilitando cosi l’avvicinamento dei due contesti.


Questa crescente necessità di trovare un equilibrio trova ampio spazio nelle politiche di gestione delle risorse umane sempre più attente al benessere dei lavoratori anche in ambiti che escono dal contesto organizzativo.
Sono infatti numerose le aziende, soprattutto di medie e grandi dimensioni, che promuovono programmi family – friendly volti a favorire l’integrazione tra la famiglia e il lavoro. Possibili livelli di intervento riguardano le forme contrattuali, ad esempio la flessibilità oraria in entrata o uscita, azioni di sostegno e sviluppo a carattere formativo / consulenziale, agevolazioni economiche e servizi offerti all’interno dell’azienda.

Ecco alcuni esempi di programmi promossi: 

Strategie
Programmi
Esempi aziendali
Strategie basate sull’orario
Orario flessibile
Mentor Graphics ha esteso a quasi tutto il personale l’orario flessibile

Settimane di lavoro compresse
Condivisione del lavoro
Lavoro part – time
IBM consente tre anni di permesso a lavoro garantito dopo la nascita di un figlio
Permessi per i neogenitori
Telelavoro
Strategie basate sull’informazione
Sito web intranet
Ernst & Young dà accesso al sito web intranet che offre informazioni e propone forum di scambio

Servizi/sportelli di documentazione
Assistenza in caso di trasferimento
Strategie economiche
Buoni/convenzioni per la cura dei figli, viaggi, palestre,…
Alla Lucent gli impiegati con sei mesi di servizio ricevono 52 settimane di permesso per il parto a paga dimezzata
Assistenza in caso di adozione
Assicurazione sanitaria
Facilitazione per i prestiti
Servizi diretti
Cura dei figli sul luogo di lavoro
Telecom Italia ha attivato asili nido presso alcune strutture
Centri benessere o palestre interni all’azienda
Servizi di facilitazione per la commissioni
Strategie di cambiamento culturale
Formare manager e supervisori a sostenere i loro collaboratori rispetto agli impegni di conciliazione
Lucent, Marriot, Merck, Pfizer, Prudential e Xerox legano la retribuzione dei manager alla soddisfazione dei loro collaboratori
Stimolare i responsabili a valutare e valorizzare la qualità del lavoro rispetto al tempo di presenza


Un ulteriore esempio di azienda molto attenta all’equilibrio tra la vita privata e quella lavorativa è Luxottica, in cui esiste un attento sistema di welfare aziendale che prevede:

  • Shopping card individuale per acquisti di beni alimentari e di uso quotidiano
  • Contributo a diverse tipologie di spese sanitarie sostenute dai lavoratori e dai loro familiari
  • Servizio di assistenza sociale per prevenire e curare disagi della persona e dei familiari
  • Supporto per l’istruzione scolastica
  • Borse di studio per gli studenti meritevoli
 L’azienda, infatti, si dimostra molto attenta al benessere dei propri dipendenti adottando anche attive politiche di diversity management, sia in termini di gestione che di valorizzazione delle diversità.


Ma alle aziende conviene davvero promuovere tali iniziative? Quali sono i vantaggi?
Diversi studi dimostrano che i dipendenti che percepiscono un alto conflitto tra il lavoro e la famiglia provano una maggiore insoddisfazione lavorativa e personale, un minor coinvolgimento nel ruolo, maggior assenteismo, turnover e ritardi e sono maggiormente predisposti a problemi cronici di salute.
Affinché i benefici associati a tali interventi superino i costi è di fondamentale importanza effettuare un’attenta analisi dei bisogni di conciliazione dei dipendenti, in modo da poter andare incontro alle loro reali esigenze. Un ulteriore aspetto cui i responsabili delle risorse umane dovrebbero prestare particolare attenzione è la coerenza delle azioni proposte con la cultura organizzativa: deve infatti esserci un impegno effettivo e costante finalizzato al benessere dei dipendenti e non al consolidamento dell’immagine aziendale. L’attenzione al work – life balance dovrebbe quindi diventare un valore organizzativo in grado di orientare la gestione delle risorse umane promuovendone il benessere e la crescita.




Bibliografia

Argentero P., Cortese C. G., Piccardo C. (a cura di), Psicologia delle risorse umane. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2010.


1 commento:

  1. WOW just what I was looking for. Came here by searching for Сialis

    RispondiElimina