Il
tema del work – life balance sta acquisendo un’importanza sempre maggiore all’interno
del nostro contesto lavorativo, a causa del frequente intreccio tra vita
lavorativa ed extra lavorativa. Oggi, ad esempio, vi è una maggiore
partecipazione lavorativa delle donne rispetto al passato e, di conseguenza, un
aumento delle coppie e delle famiglie in cui entrambi i partner lavorano. Lo
sviluppo della tecnologia, inoltre, ha favorito l’intrusione del lavoro nella
vita privata facilitando cosi l’avvicinamento dei due contesti.
Questa
crescente necessità di trovare un equilibrio trova ampio spazio nelle politiche
di gestione delle risorse umane sempre più attente al benessere dei lavoratori
anche in ambiti che escono dal contesto organizzativo.
Sono
infatti numerose le aziende, soprattutto di medie e grandi dimensioni, che
promuovono programmi family – friendly
volti a favorire l’integrazione tra la famiglia e il lavoro. Possibili livelli
di intervento riguardano le forme contrattuali, ad esempio la flessibilità
oraria in entrata o uscita, azioni di sostegno e sviluppo a carattere formativo
/ consulenziale, agevolazioni economiche e servizi offerti all’interno
dell’azienda.
Ecco
alcuni esempi di programmi promossi:
Strategie
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Programmi
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Esempi aziendali
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Strategie
basate sull’orario
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Orario
flessibile
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Mentor
Graphics ha esteso a quasi tutto il personale l’orario flessibile
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Settimane di lavoro compresse
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Condivisione del lavoro
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Lavoro part – time
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IBM consente tre anni di permesso a lavoro garantito dopo
la nascita di un figlio
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Permessi per i neogenitori
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Telelavoro
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Strategie basate sull’informazione
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Sito web intranet
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Ernst & Young dà accesso al sito web intranet che
offre informazioni e propone forum di scambio
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Servizi/sportelli di documentazione
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Assistenza in caso di trasferimento
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Strategie economiche
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Buoni/convenzioni per la cura dei figli, viaggi,
palestre,…
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Alla Lucent gli impiegati con sei mesi di servizio
ricevono 52 settimane di permesso per il parto a paga dimezzata
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Assistenza in caso di adozione
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Assicurazione sanitaria
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Facilitazione per i prestiti
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Servizi
diretti
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Cura dei figli sul luogo di lavoro
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Telecom
Italia ha attivato asili nido presso alcune strutture
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Centri benessere o palestre interni all’azienda
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Servizi di facilitazione per la commissioni
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Strategie di cambiamento culturale
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Formare manager e supervisori a sostenere i loro
collaboratori rispetto agli impegni di conciliazione
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Lucent, Marriot, Merck, Pfizer, Prudential e Xerox legano
la retribuzione dei manager alla soddisfazione dei loro collaboratori
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Stimolare i responsabili a valutare e valorizzare la
qualità del lavoro rispetto al tempo di presenza
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Un
ulteriore esempio di azienda molto attenta all’equilibrio tra la vita privata e
quella lavorativa è Luxottica, in cui esiste un attento sistema di welfare
aziendale che prevede:
- Shopping card individuale per acquisti di beni alimentari e di uso quotidiano
- Contributo a diverse tipologie di spese sanitarie sostenute dai lavoratori e dai loro familiari
- Servizio di assistenza sociale per prevenire e curare disagi della persona e dei familiari
- Supporto per l’istruzione scolastica
- Borse di studio per gli studenti meritevoli
Ma alle aziende conviene davvero promuovere
tali iniziative? Quali sono i vantaggi?
Diversi
studi dimostrano che i dipendenti che percepiscono un alto conflitto tra il
lavoro e la famiglia provano una maggiore insoddisfazione lavorativa e
personale, un minor coinvolgimento nel ruolo, maggior assenteismo, turnover e
ritardi e sono maggiormente predisposti a problemi cronici di salute.
Affinché
i benefici associati a tali interventi superino i costi è di fondamentale
importanza effettuare un’attenta analisi dei bisogni di conciliazione dei
dipendenti, in modo da poter andare incontro alle loro reali esigenze. Un
ulteriore aspetto cui i responsabili delle risorse umane dovrebbero prestare
particolare attenzione è la coerenza delle azioni proposte con la cultura
organizzativa: deve infatti esserci un impegno effettivo e costante finalizzato
al benessere dei dipendenti e non al consolidamento dell’immagine aziendale.
L’attenzione al work – life balance dovrebbe quindi diventare un valore
organizzativo in grado di orientare la gestione delle risorse umane
promuovendone il benessere e la crescita.
Bibliografia
Argentero P., Cortese C. G., Piccardo C. (a cura di), Psicologia delle risorse umane. Milano:
Raffaello Cortina Editore, 2010.
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